I 5 Tipi da Elezioni Universitarie Messinesi

Messina, unimerd. La rivoluzione culturale parte da qui, dalla campagna elettorale per le elezioni universitarie. Decine e decine di giovani...

Messina, unimerd. La rivoluzione culturale parte da qui, dalla campagna elettorale per le elezioni universitarie. Decine e decine di giovani (o quasi) studenti che lottano per conquistare la poltrona in qualche dipartimento o il gettone di presenza, e magari una strada per la politica che conta veramente.

Anche se è molto probabile che molti di voi non sappiano nemmeno che ci siano delle elezioni universitarie, per fortuna ci siamo noi del Buddace a portare sana informazione nelle vostre case e aule.

Ecco a voi la top list dei personaggi e degli stereotipi presenti per le strade di Messina durante le elezioni. Taggate i vostri amici se li riconoscete, ma niente denunce per diffamazione.

- L'organizzatore di serate

Immancabile in ogni elezione, in verità più che uno stereotipo rappresenta una macrocategoria dove più o meno entrano quasi tutti i candidati all'università. Veri PR dello stretto, maestri dell'evasione fiscale, sono i boss della città, il "cursus honorum" per il successo parte da qui. Da una serata organizzata al Glam, al festicchio di Capodanno al posto al senato accademico la distanza è poca. E poi chissà, u posto di Sinnucu. I voti si contano col numero di prevendite vendute e la settimana prima del voto 3 consumazioni al prezzo di una.

Senza u ballittu non vai da nessuna parte.

Quello che si aspettano che succeda

- Il giovane del partito

Il gdp è il classico studente buttato nella mischia dagli organi superiori del suo partito: parte dalla sua associazione universitaria, filiale non riconosciuta ma soprattutto a loro dire "apolitica" (si, e io sugnu bruss spristing), e se riesce a racimolare qualche centinaio di voti magari potrebbero candidarlo al comune. Ha facilità nel trovare fondi per poster e santini, ama discutere al bar del nuovo decreto del governo col tono di chi sa come vanno le cose ai piani alti, fa accordi sotto banco manco fosse Giulio Andreotti e sposta voti come se fosse una partita di risiko.

Democrazia Cristiana nel cuore.

La laurea logora chi non ce l'ha

- Il calabrese mafioso

Preso direttamente da una fiction di canale 5, il calabrese mafioso è il personaggio più pericoloso e odiato dell'università, quello che scatena l'ondata di razzismo verso i nostro fratelli dell'altra sponda. Il calabrese mafioso ha un giro di potere da far paura, quando non testimonia ai processi ama prendere gli arancini con l'anduja. La sua forza è una specie di patto di sangue con tutti i suoi conterranei (perché ovviamente si conoscono tutti e 20mila) che li obbliga moralmente a votarsi a vicenda, fanno gruppo un po' come gli italiani all'estero in discoteca. I messinesi mafiosi d'altro canto si sentono in dovere di ostacolarli e di fare una campagna elettorale incentrata tutta sul "mica vuoi che salgano i calabresi?".

Onorata società.

"Du cessu che non mi vutau non ci torna a manciare u capicollo a Cosenza"

- Il figghiozzo del prof

Categoria molto camaleontica, che può confondersi con le precedenti. Il figghiozzo del prof lo si può riconoscere dal suo portamento distinto, elegante come si richiede ad ogni aspirante massone. Può fare tranquillamente campagna elettorale durante le lezioni e ha un posto da ricercatore assicurato appena presa la laurea. Quando non presenzia agli aperitivi col gruppo del Rotary Club, lo puoi vedere chiacchierare tranquillamente al bar con l'assistente di turno mentre distribuisce volantini e guarda il culo alle studentesse, protetto da una specie di inviolabile immunità. Cliente fisso di Puglisi per le borsette di pelle, ha la sede elettorale al Bar Prestige (vecchio Caffè Antico).

Puzza sotto il naso.

E poi mi ha detto: "Professore, posso distribuire anche io i volantini durante la sua ora?"

- Il candidato fantasma

Di questo si può davvero dire poco. Una cosa è certa: esiste, anche se non si vede. Il candidato fantasma lo scopri solo il giorno delle elezioni, quando guardi il tabellone e scopri una marea di nomi che non sapevi che fossero candidati, alcuni magari li conosci pure. Il candidato fantasma prende in genere 3 voti, ma a volte nemmeno, dato che manco lui si scomoda ad andare a votarsi. Il suo unico scopo è quello di fare un favore all'amico a cui serviva fare numero in lista. A volte capita che il candidato fantasma sia uno studente deceduto da anni, e allora lo stereotipo diventa più appropriato e c'è da preoccuparsi.

Fantasma dell'unime.

non è così romantico in verità, ma il concetto è quello

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