Ortoliuzzo vs Gesso: è guerra dichiarata
Ape da combattimento E' un'ora drammatica per la città dello stretto quella che stiamo vivendo e le notizie che ci arrivano dai...
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Ape da combattimento |
E' un'ora drammatica per la città dello stretto quella che stiamo vivendo e le notizie che ci arrivano dai giornalisti che sono andati in frontiera non lasciano spazio a fraintendimenti. Dopo anni di mal sopportata vicinanza i popoli di Gesso e Ortoliuzzo hanno deciso di darsi battaglia, in una guerra fratricida che provocherà fiumi di lacrime e sangue (e olio di frittura).
I liuzzoti, forti del loro sbocco a mare e dell'alleanza con l'appena nato principato di Castanea, guidati dal loro condottiero Walter Scummigghiu, hanno formato un'esercito di milizie e hanno convertito i loro furgoncini ape 50 in spietate macchine di morte, con le quali hanno devastato il territorio circostante lasciando fossi così enormi da pensare di essere sulla panoramica a Messina.
Dal canto loro nemmeno gli abitanti di Gesso sono da meno e, forti della loro superiorità numerica, si preparano a rispondere al fuoco con i loro scecchi da combattimento e innalzano barriere di pedane, rubate alla Sigma di Rometta.
Ecco le dichiarazioni del condottiero ibbisota, Maurizio Sciancatu: "Sti liuzzoti e campanelloti ci scassaru a minchia. Non sunnu nenti. Da Celona ogni vota è un furtu cattari un chilu i fucaccia. E chi hannu la scarola d'oro e d'aggento? D'estate saranno molti, ma d'inverno sono quanto io mammete e tu. Faremo vedere loro chi comanda , dopo questa guerra solo in un modo si potrà chiamare quel paese: Mortoliuzzo".
Staremo a vedere come si evolveranno gli eventi in questi giorni. Intanto il comune di Villafranca, nonostante la sua storica neutralità, prepara la corsa agli armamenti con un mega concerto di Gianni Celeste, che inizierà proprio lì il suo "Senz e te non pozzu sta Tour".
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