Ganzirri come Lochness? Misteriosi avvistamenti nel lago

Panico pappanico pappanico paura stamattina a Ganzirri, dove una serie di malcapitati passanti ha segnalato a più riprese preoccupanti e scientificamente inspiegabili movimenti nelle acque del lago grande. La Commissione Emergenze e Botti i Scantu, guidata dall'assessore Daniele Ialacqua, si è subito recata sul luogo e, stando ai rapporti ufficiali, non ha rilevato nulla di anomalo. "Non c'è niente da vedere, i nostri esperti non hanno trovato tracce di rischi per la popolazione" - ha comunicato l'assessore - "il passeggio sul lungolago può proseguire senza problemi, il massimo che può succedere è inciampare in un cannizzo o fermarsi per una granita". Ma cosa ha scatenato il terrore nei ganzirroti?

La signora Nunzia 'Mbrogghia, testimone oculare dei "Fatti di Ganzirri", è la prima a parlare ai microfoni de Il Buddace:"Stamatina eru ca e non avia valia i fari nenti" - racconta - "spettava a me figghiu chi m'avia a puttare a Gazzitta. A un cetto punto vitti u lago chi ballava come al concetto di Nino Fiorello all'Annunziata e ppoi una cosa niura, rossa e fitusa chi paria na gran mala cozza. Iò mi cacai 'nti mani e minni tunnai pa casa e quannu niscia i novu da cosa non c'era chiù. Ora non manciu cozzi da tri ionna - conclude la signora - "e mi scura u cori picchì a me maritu ci piaciunu assai".

Ipotetica ricostruzione della "Cozza degli abissi"

Dello stesso avviso Antonello Magnamagna, stimato corridore professionista e detentore del record del lago, che, visibilmente scosso, ha spiccicato poche ma significative parole:"Mi stava smicciannu a mugghieri du pisciaru facendole toccare ferru (si indica i polpacci, ndr) quannu mi 'rrivau un gran schizzu i supra chi mmi lavau. Mi girai pi ghiavarcene dui a stu pezz'i fangu ma non era un figghiulazzu cu motorinu, ma na spici i mostru giganti a forma i cozza. Ma nenti paura: vincia tri voti a menza maratona, accussì riniscia mi mi mucciu al fanalino".

Sul lungolago è giunta oggi la troupe di Voyager, con Roberto Giacoppo che tenta da ore di fotografare il presunto mostro, ma c'è anche chi non crede alla versione ufficiale dei fatti. Si tratta di Felice Calabrò che, uscito sconfitto dal ricorso al TAR, ha intrapreso la nuova professione di "indagatore dell'incubo":"Quefta ftoria della cozza gigante non mi quadra, fofpetto che fi tratti dell'ennefimo tentativo di Accorinti di diftogliere l'attenzione dai veri problemi della città, come la prolungata fcomparfa di Michele Babbu".

Se ti è piaciuto l'articolo seguici dalla fanpage: Il Buddace

Spara una Minchiata!