E se Razzi fosse Batman?
Molto probabilmente sarà capitato anche a voi di vedere negli ultimi giorni la vostra bacheca di Facebook inondata dalla nuova performanc...
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Molto probabilmente sarà capitato anche a voi di vedere negli ultimi giorni la vostra bacheca di Facebook inondata dalla nuova performance del senatore Antonio Razzi.
Un personaggio politico davvero incredibile, che col suo "fatti li cazzi tuoi" e le imitazioni di Crozza ha raggiunto una popolarità che con la sua ignoranza e inutilità poteva solo sognare fino a qualche anno fa.
Nella sua ultima impresa lo riscopriamo come eccellente cantante e ballerino, un molleggiato alla Celentano.
Famme cantà (tira a campà) è una canzone irriverente che fa leva sull'immagine di politico incapace e nullafacente che spera solo nel rimborso spese e nel vitalizio perché non vuole lavorare. Una presa per il culo antipatica e odiosa nei confronti della politica, dell'Italia e soprattutto nei confronti di tutti quelli che per ora soffrono la crisi economica. Un gesto che, dopo i primi 30 secondi di risate, risulta davvero impossibile non biasimare.
Ma la mia domanda è: perché lo fa?
Non ha nessuna capacità e ora sfrutta questo momento di popolarità per finire sotto i riflettori ed essere in qualche modo ricordato (non importa come). La maggior parte delle persone pensa questo. Forse è così, anzi è l'ipotesi più probabile.
Ma io non sono convinto. Non riesco a capire come una persona che ha come motto personale "fatti li cazzi tuoi" possa volere tutta questa popolarità per cose che sarebbe meglio nascondere dentro l'armadio.
Perché non si fa semplicemente li cazzi suoi e non si ruba stipendio, rimborsi e vitalizio come molti altri suoi colleghi che lo fanno nel silenzio? Perché attirare tutto questo odio su di se?
Forse è solo un idiota, un povero imbecille che non si rende conto della realtà in cui vive.
Forse non gliene frega niente del giudizio della gente, un anticonformista nell' ammettere tutto ciò che gli altri nascondono, un hipster dei politici.
Forse invece no...
Forse è un genio filantropo.
Forse Antonio Razzi è come Batman, un cavaliere oscuro che vigila silente sugli italiani ignari, che ha deciso di diventare un martire, di diventare appositamente oggetto dell'odio e delle beffe dei suoi concittadini per svegliare la coscienza pubblica contro le ingiustizie della casta dei politici.
La sua figura caricaturale spinge l'opinione pubblica a chiedersi come sia possibile che uno così sieda in parlamento, la spinge su temi come quello delle preferenze nella legge elettorale, della corruzione della classe politica e delle follie dei rimborsi spese. La sveglia dal torpore e le dà un messaggio chiaro: devi indignarti, perché non bisogna smettere di indignarsi e abituarsi a questo schifo.
Mentre mezza Italia lo odia e altra mezza lo deride, lui rimane lì, fermo, con quel sorriso da finto ebete, a beccarsi tutti gli insulti e gli sputi. Perché a lui non interessa.
Perché Razzi è un cavaliere oscuro che veglia sul decadimento dei costumi e della politica italiana. Non è l'eroe che l'Italia merita, ma quello di cui l'Italia adesso ha bisogno.
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