La Crusca difende la Barrile: "Parla un italiano d'avanguardia"

Il servizio delle Iene sugli allegri parcheggi del presidente del Consiglio Comunale ha scatenato un acceso dibattito in città, acuito dalle sprezzanti critiche sul modo di esprimersi della Barrile. I messinesi, com'è noto, sono infatti un popolo di fini cultori della lingua e mal tollerano gli errori d'italiano: - "É una VEGGOGNA!" - ha commentato Giuseppe de Trischittis, presidente dell'Accademia peloritana per la conservazione linguistica; "non c'è un vebbo al posto giusto effettivamente e gli anacoluti non ci danno tregua", continua il noto filosofo metropolitano Peddire Noncennenti.

Tuttavia in difesa della Barrile si schiera la più alta autorità linguistica della penisola: l'Accademia della Crusca, infatti, ha espresso considerazioni favorevoli sul modo di esprimersi del presidente in una nota che riportiamo qui di seguito:

"Riprendendo la traccia battuta dal Limonata nella sua celebre "Dissertazione sul Messina e sul Bologna del 2003" la Barrile si pone come novello titano della linguistica peloritana, mostrando ai suoi concittadini e all'intero paese il modo corretto di parlare un italiano moderno. L'elocutio barrilea, infatti, può essere scambiata per ignoranza solo da un ignorante che, per evidenti limiti, non riesca a cogliere l'evidente salto di qualità insito nel parlato del presidente. In un mondo tecnologico e globalizzato, infatti, é più importante esprimere le emozioni in modo diretto e intuitivo che saper coniugare correttamente i verbi, rispettare le concordanze o altre obsolete regole. É in considerazione di questi fattori che desideriamo invitare la Barrile a tenere un discorso ufficiale nelle nostre sedi il prima possibile"

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