La massoneria dell'arancina - come ci hanno comandato finora

A Messina si sa, la massoneria è dappertutto, dai tribunali alle aule universitarie, dal Comune agli ordini professionali. Ma se invece vi ...


A Messina si sa, la massoneria è dappertutto, dai tribunali alle aule universitarie, dal Comune agli ordini professionali.
Ma se invece vi dicessimo che finora ce l'hanno fatta "mmuccari" a nostra insaputa?

La teoria del complotto dell'arancino, ideata nel 1648 dal filososo taoista Mù Manciù, si sta riscoprendo solo negli ultimi anni, con la sua sconvolgente attualità. Secondo il luminare, esisteva una setta, il Sacro Ordine dell'Arancina d'Oriente, che aveva il potere di controllare tutte le menti dei buddaci attraverso metodi non convenzionali, come ad esempio la somministrazione di sostanze stupefacenti nei rustici.

L'arancina, simbolo del potere costituito, era troppo amata per essere messa in discussione, troppo potente da affrontare davanti all'opinione pubblica. Attraverso l'arancina la massoneria ha sfruttato i messinesi in ogni epoca storica: da Dina e Clarenza, in verità due giovani mangione di rustici ipnotizzate dai potenti filo-Aragonesi di allora, alla votazione per la repubblica, fino all'elezione du sinnucu zallu.

Sarà un caso che ARANCINA sia l'anagramma di IN ARCANA? E che sia di forma triangolare, come la piramide del potere, simbolo della massoneria? E se il riutilizzo dell'olio non fosse solo un mezzo per risparmiare, ma per favorire le industrie farmaceutiche? Chi c'è dietro l'espansione degli arancini al burro?

La risposta a questa e ad altre domanda la troverete nel nuovo libro di Adam Kadmon: "Arancini. La cospirazione del nuovo ordine globale".

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