Arrestata all'aereoporto di Catania: "contrabbando di braciole"
Se ci fosse una serie italiana di Airport Security, sicuramente una puntata sarebbe dedicata al curioso fatto che è accaduto alcuni giorn...
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Se ci fosse una serie italiana di Airport Security, sicuramente una puntata sarebbe dedicata al curioso fatto che è accaduto alcuni giorni fa all'aereoporto di Catania.
Una giovane ragazza messinese, M. E., è stata fermata durante il controllo bagagli nel suddetto aereoporto, a causa della dimensione insolita dei suoi bagagli (oltre che per la sospetta oleosità che trasudavano).
Gli addetti alla sicurezza, dopo aver aperto i bagagli della ragazza, hanno trovato un carico di ben 80 kg di braciole: in particolare 30 kg di braciole di pesce spada, 30 di carne e altri 20 di pollo, per un ammontare di quasi 5000 braciole.
Dopo la perquisizione la ragazza, in preda al panico, ha cercato la fuga colpendo con gli spiedini le guardie e lanciando in aria braciole per creare folla attorno a sè.
Tuttavia la giovane messinese è stata catturata dagli agenti della polizia alimentare e adesso dovrà rispondere di frode fiscale ai danni dello stato, resistenza a pubblico ufficiale e contrabbando internazionale di braciole.
I familiari disperati ai microfoni di RaiTiPi: "Nostra figlia non è cattiva, voleva solo portare due braciole al suo fidanzato che a Milano mancia solo polenta! Manco sa cos'è il contrabbando".
Ma le quantità sconvolgenti del carico non lasciano dubbi, anche se proprio il fidanzato G. R. ammette: "non stava contrabbandando braciole, io riesco a mangiarne anche 200 al giorno, era solo la mia scorta mensile".
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