Legge elettorale: la proposta di Santino Limonata
Nel dibattito politico sulla nuova legge elettorale vige sempre più la confusione: la proposta di Renzi, il cosiddetto "Italicum"...
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Nel dibattito politico sulla nuova legge elettorale vige sempre più la confusione: la proposta di Renzi, il cosiddetto "Italicum", non trova il consenso necessario e rischia di annegare tra emendamenti e critiche bipartisan e, mentre le alternative latitano, il paese affonda. Ma qui, nel profondo Sud, un nostro concittadino ha la soluzione che potrebbe porre fine alla crisi.
"Io ci penso che la cosa più impottante iè che ognuno può votare a chi vuole" - dice Santino Limonata, noto imprenditore nel campo delle bibite col sale - "picchì a mia sta storia di listi bloccati mi piaci picca. Quannu unu veni unni mia è iddu ca mi dici chi bboli, non sugnu iò che decido e poi ciù dugnu" - la sottile argomentazione del pensatore metropolitano, che prosegue - "Questo paese ci ha bisogno di genti capaci e che mancia i cozzi chi mani, ed è pe questo che propongo accome presidente della reppubblica il mio amico Mino Licordari, peddagli la chiave della cassafotte che questa Figgiccì ha dato a queste pessone che hanno il potere a Bologna. Pecché noi la serie A a Messina l'abbiamo presa con il cuore, cevvello, pedi e tutto!" - ha divagato Limonata, prima di concludere esclamando - "E caro Letta, dacci pani ca sosizza a sta gente, non cannoli ca ricotta, pani e sosizza!"
"Io ci penso che la cosa più impottante iè che ognuno può votare a chi vuole" - dice Santino Limonata, noto imprenditore nel campo delle bibite col sale - "picchì a mia sta storia di listi bloccati mi piaci picca. Quannu unu veni unni mia è iddu ca mi dici chi bboli, non sugnu iò che decido e poi ciù dugnu" - la sottile argomentazione del pensatore metropolitano, che prosegue - "Questo paese ci ha bisogno di genti capaci e che mancia i cozzi chi mani, ed è pe questo che propongo accome presidente della reppubblica il mio amico Mino Licordari, peddagli la chiave della cassafotte che questa Figgiccì ha dato a queste pessone che hanno il potere a Bologna. Pecché noi la serie A a Messina l'abbiamo presa con il cuore, cevvello, pedi e tutto!" - ha divagato Limonata, prima di concludere esclamando - "E caro Letta, dacci pani ca sosizza a sta gente, non cannoli ca ricotta, pani e sosizza!"
Sull'altro fronte, certamente lusingato dalla proposta, il grande giornalista Mino Licordari, detto anche l'Alain Delon dello Stretto, ha voluto restituire all'amico Limonata l'assist politico:"Vi volevo dire che l'idea di Limonata sindaco, P-R-O-V-O-C-A-T-O-R-I-A-M-E-N-T-E, sapete.. è sbagliata solo fino a un certo punto, o è giusta solo fino a.. fate voi, peròoooo io non lo so dico, potrebbero arrivarne altre, già 4 persone ti voterebbero come sindaco in questa trasmissione, io ti voterei pure e sono 5, 5 voti li hai presi".
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