Rometta: morto "picchì u vaddau stottu"

Ennesima strage di tumpulate finita nel sangue nel romettese, l'ultima di una lunga serie di sciarre che da anni inzangano la riviera.

La vita del giovane Nino Piedibanana è giunta al termine ieri sera, quando nel noto complesso Zallarea (accanto alla "Cernia Verde" e a "La megghiu Rometta") durante il famoso torneo di calcetto negli stinchi, pare che "vaddò stottu" (dicono testimoni oculari) l'iroso Carletto Mazzacani, già noto alle forze dell'ordine per furto di motorino plurimo. 

L'autopsia, eseguita presso la focacceria diamante, ha segnalato "morte per moffe", oltre a tre pidoni ancora non digeriti.

I familiari della vittima, sconvolti, commentano a caldo ai microfoni del Buddace: "Nino era una bravo figghiolo, aveva i piedi di banana ma non aveva mai fatto male a una mosca. Tutto questo non è giusto, nessun genitore dovrebbe vedere il proprio figlio ricevere moffe da altri".

Intanto entra ancora più in cattiva luce il complesso Zallarea, già centro di altri memorabili scontri a fuoco tra vaddate stotte e rivalità tra clan e famiglie partite da un semplice "ou mi vaddasti a zita?" , oltre alla recente inchiesta iniziata dal giudice sportivo che interessa proprio il torneo suddetto, rinominata "calcettopoli".

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