Accorinti: "Il dissesto è una purificazione spirituale"

MESSINA - Mentre il Consiglio Comunale é alle prese con la vicenda relativa al bilancio 2015 la città freme, in attesa di capire se sarà dissesto o meno. Ma tutto ciò non sembra preoccupare il sindaco Accorinti, che rilancia: "Il bilancio non è tra i miei pensieri, non credo che i soldi servano a qualcosa. Da quando sono sindaco tutti mi parlano di lire, euri e talleri ma una città si amministra con la meditazione, la pazienza e la spiritualità. Non é utile avere una strada senza buche se i nostri concittadini non sono abituati ad amare gli alberi, per questo ritengo che un dissesto periodico rientri nelle buone abitudini di un'amministrazione".

Ma non é preoccupato della sorte dei dipendenti, dei servizi degli stipendi? "No, prenderemo a modello San Francesco, che da ricco si fece povero. Anche lui ha subito un dissesto ma non per questo si è fermato, anzi ha costruito chiese su chiese. Io preferisco i templi buddisti ma resto fermamente convinto che solo dal dissesto potrà partire la vera rivoluzione accorintiana" ha detto il sindaco prima di elemosinare 10 euro al primo cittadino di Rometta.

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