Accorinti Contro le Braciole di Pesce Spada: evitare il rischio estinzione
Ancora una volta il sindaco pacifista di Messina, Renato Accorinti, dopo aver vietato le barette e aver chiuso i lidi estivi, si scaglia...
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Ancora una volta il sindaco pacifista di Messina, Renato Accorinti, dopo aver vietato le barette e aver chiuso i lidi estivi, si scaglia contro le tradizioni della sua terra, vietando una delle pratiche più antiche e caratteristiche della città dello stretto: la pesca del pesce spada.
Queste le dichiarazioni del sindaco ai microfoni della RaiTiPì:
"Stiamo facendo un lavoro straordinario, abbiamo ridato dignità alla nostra terra e al nostro bellissimo mare, faremo diventare lo stretto patrimonio dell'umanità e fraternizzeremo con i reggitani, ora bisogna pensare a chi non si può difendere, a chi vorrebbe esprimere la propria spiritualità ma non può farlo. Il pesce spada è un animale fantastico, simbolo della nostra terra, che rischia l'estinzione, dobbiamo preservarlo. Meglio mangiare quello norvegese.
Per questo chi sarà sgamato a fare braciole col pesce spada messinese sarà punito con la reclusione da 1 a 3 anni nel tempio buddista di massima sicurezza di San Licandro, e dovrà espiare le sue colpe pregando 3 volte al giorno la madre Terra per chiederle scusa per i suoi orribili peccati".
Non ci stanno gli ormai pochi pescatori dello stretto che dichiarano uno sciopero dello Stocco, mentre attacca il comitato VARA (Voraci Amici della Ricciola e Affini): "stu nsivatu, m'usciau u cazzu, a prossima vota manco pu condominiu u votu".
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